Se viaggiare in Australia significa affrontare il paese con la più alta percentuale di animali letali e dal territorio più aspro e ostile, arrivare a Melbourne significa regalarsi un inizio soft, ideale per recuperare il fuso orario ed immergersi nella meravigliosa luce australiana.
Trascorriamo la nostra prima giornata nella capitale del Victoria, ammirando i grattacieli e passeggiando sulle rive del fiume Yarra, in una delle città più curate e multiculturali del pianeta.
Ritemprati a dovere, la mattina successiva di buon ora ritiriamo la nostra Toyota Corolla e ci dirigiamo verso la Great Ocean Road dove, tra spiagge di surfisti, imponenti e frastagliate coste e mari burrascosi, ci godiamo la poesia di un territorio da conquistare.
L´emozione più grande, dopo avere ammirato i koala di Cape Otway, ci viene regalata dai Dodici Apostoli, giganteschi faraglioni costantemente sferzati dalle imponenti onde della Shipwreck Coast.
Con la sana stanchezza di chi si è goduto fino all´ultimo secondo della propria giornata, arriviamo a Warrnambool, discreta cittadina di pescatori dove, nella mattina successiva, possiamo passeggiare nelle stradine di un porto ottocentesco ricostruito ad arte. La nostra giornata è ancora lunga. Attraversando le imponenti formazioni rocciose e gli sciami di cavallette del Granpians National Park, giungiamo a Ballarat, antica capitale dei cercatori d´oro, dove visitiamo Sovereign Hill, ricostruzione dell´antica città ottecentesca. Qui, tra il setaccio del fiume e simpatiche rappresentazioni in costume, riviviamo tutta l´atmosfera di quel rude periodo.
Il giorno dopo è Natale e, tra un Babbo Natale sul surf ed alberi addobbati illuminati dal caldo sole estivo, arriviamo a Sidney, dove allegre persone in infradito ti sorridono e ti auguramo Merry Christmas.
Dalla nostra camera possiamo ammirare dall´alto l´Opera House e nei giorni successivi ci scateniamo tra i mercatini di The Rocks e le mitiche Bondi e Manly, chiudendo il tutto con una emozionante crociera serale nella baia.
La tappa successiva è Cairns, nel Nord del Queensland.
Da lì, intenti a rassicurare parenti ed amici di non essere nella zona alluvionata, abbiamo l´occasione di gustare le migliori linguine allo scoglio della nostra vita e, soprattutto, di visitare la Grande Barriera Corallina, con i suoi meravigliosi colori e la sua ricchissima fauna.
E finalmente, nostra meta più agognata, eccoci nel Grande Centro Rosso.
Atterriamo ad Ayers Rock in tempo per prendere il nostro mitico 4x4, lasciare le valigie in hotel e correre verso Uluru e la sua sacralità. Il viaggiatore rimane spiazzato in sua presenza. L´atmosfera magica ed irreale che si respira al suo cospetto non è descrivibile se non attraverso i termini rispetto e devozione. E noi, stregati, non possiamo fare a meno di assaporare la libertà del deserto. Siamo in un altro universo rispetto a casa.
Il grande deserto non smette di sorprenderci neppure di sera, quando partecipiamo ad una cena all´aperto che, regalatoci il buio totale, ci mostra l´arco celeste più memorabile della nostra vita.
Carichi di entusiasmo, la mattina dopo partiamo per i Monti Olgas e l´immensità delle loro rosse guglie. Giusto il tempo di godere della loro incredibile possanza e partiamo alla volta del King´s Kanyon, dove trascorriamo un Capodanno senza campo al cellulare, visitando le sue straordinarie gole nel più completo isolamento dalla civiltà.
Il giorno successivo è il giorno che più attendevamo. Pura avventura nel deserto.
Attraverso la Mereenie Loop Road sfrecciamo nella terra rossa, tra dune di ciottoli e letti di fiume in secca. Il paesaggio che ci accompagna è mozzafiato e la solitudine ci imprime un senso di infinita libertà.
Raggiungiamo Gosse Bluff, cratere di una cometa caduta nel deserto milioni di anni fa, e tra le gole dei McDonnell´s Ranges ci accorgiamo che si sta facendo tardi e che Alice Springs e la civiltà ci sta attendendo.
Arrivati all´aeroporto alla volta di Adelaide osserviamo malinconici il nostro fuori strada.
Siamo diventati un po´ australiani anche noi ed allora comprendiamo la sensazione che spinge chi sta partendo a salutare in lacrime i parenti ed amici che lì restano. Il nostro è solo un arrivederci e quasi spaesati raggiungiamo i grattacieli della metropoli e il nostro hotel con tutti i comforts.
Con l´autovettura ritirata in aeroporto raggiungiamo di buon mattino l´imbarco per Kangaroo´s Island che ci regalerà, nei due giorni successivi, qualche sfuggevole canguro, otarie, leoni marini, pinguini, varani e wallabies.
Partiamo di sera alla volta del ritorno e, seppur soddisfatti da quanto visitato, ci portiamo un piccolo malumore: i canguri!!! Non li abbiamo ancora osservati come si deve e soprattutto non li abbiamo ancora fotografati.
Decisi a contravvenire alla nostra regola di osservare solo animali in libertà, programmiamo di visitare il primo zoo che ci capiterà sottomano.
Con nostra sorpresa e giubilo, però, persa ogni speranza e sulla strada per Adelaide eccoli lì, numerosissimi e pacifici a mangiare nei campi di grano. Non crediamo ai nostri occhi. La missione è compiuta!!!
Il giorno dopo partiamo per Perth, la città metropolitana più isolata del mondo.
Da lì raggiungiamo Rottnest Island, minuscola isola famosa per le spiagge coralline e il mare incontaminato. Lì ci rilassiamo per due giorni e quando facciamo ritorno a Perth sappiamo che la mattina dopo sarà partenza.
Diciamo arrivederci al paese bruciato dal sole e raggiungiamo Singapore, multiculturale ed imponente, dove le luci e i colori di Orchard Road si confondono con la tradizione dei luoghi di culto di Chinatown e Little India.
E´ veramente arrivato il momento di tornare a casa e dire a tutti, ma proprio a tutti, evviva l´Australia... andateci!!!
Mary e Lorenzo - Bellusco (Mi)
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