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Con 5 siti Unesco, paesaggi stupefacenti e scorci selvaggi, è un gioiello incastonato nel cuore dell’Africa australe. A nord, il terzo fiume africano – lo Zambesi – dà vita a uno dei luoghi più spettacolari al mondo: le maestose Victoria Falls. Dopo questo tuffo spettacolare continua il suo corso tra gole e canyon, raggiunge il Lake Kariba e prosegue fino alle Mana Pools, dove una miriade di pozze d’acqua attira mandrie di bufali, uccelli e grandi predatori.
Il parco di Hwange è territorio di elefanti – più di 20.000! –, mentre nelle Matobo Hills, tra rocce-equilibriste e colline a forma di balena, si muovono i leopardi. Le Eastern Highlands celano cascate improvvise e montagne infuocate, il mistero avvolge il sito archeologico di Great Zimbabwe, mentre il remoto splendore di Chizarira attende di essere esplorato. Infine l’arte, che intriga e stupisce: dalla recente scultura shona, nata per uno strano gioco del destino, all’antica arte rupestre intrisa di magia.
COME ARRIVARE - Se vi trovate già nell´Africa australe potete raggiungere lo Zimbabwe con uno dei frequenti voli che collegano Johannesburg, in Sudafrica, con Harare e Bulawayo. I voli più economici tra l´Europa e Harare sono quelli della Balkan Airways, che fa scalo a Sofia, ma esistono anche altre tariffe convenienti in partenza da Londra.
QUANDO ANDARE - I mesi secchi dell´inverno (da maggio a ottobre) sono il periodo migliore per viaggiare in Zimbabwe, ma così si perdono i paesaggi verdi che caratterizzano la più calda e umida stagione estiva (da novembre ad aprile). D´inverno, nonostante le temperature notturne possano scendere sotto lo zero, le giornate sono ideali per l´avvistamento degli animali, che tendono a radunarsi nei pressi delle pozze d´acqua dove potrete osservarli a lungo. I parchi nazionali sono più affollati durante le vacanze scolastiche del Sudafrica, quindi sarà meglio evitare il periodo da metà aprile a metà maggio e quello dalla metà di luglio a metà settembre.
COSA VEDERE
HARARE: con una popolazione di oltre 1.900.000 abitanti, è la capitale e il cuore della nazione sotto tutti gli aspetti e deve la sua atmosfera europea al periodo coloniale: infatti è tuttora la città più interessante e il centro commerciale del paese, con alti palazzi, traffico intenso e molto movimento.
La National Gallery of Zimbabwe è il museo più moderno sull´arte e la cultura africana e ha un repertorio che spazia dall´arte primitiva ai dipinti e alle sculture del periodo post-coloniale.
Gli Harare Gardens, ovvero il parco più vasto della città, ospitano dei concerti sull´apposito palco durante i fine settimana e hanno anche un finto isolotto con foresta pluviale e un modello in miniatura delle Victoria Falls e delle Zambezi Gorges.
La vita sociale di Harare ha il suo fulcro nella Mbare musika, situata 5 km a sud del centro, dove si trovano il più grande mercato e il più affollato terminal degli autobus del paese.
The Kopje, la collina di granito che si erge all´angolo sud-occidentale del centro, è un luogo ideale per ammirare il panorama della città.
VICTORIA FALLS: le celeberrime cascate Victoria sono un´attrazione di fama mondiale e ogni anno vengono immortalate dai turisti in migliaia di fotografie e metri e metri di riprese con la videocamera. Le cascate sono larghe ben 1,7 km e si gettano nell´orrido della Zambezi Gorge con un salto da 90 a 107 m; in media 550.000 metri cubi di acqua si gettano nel vuoto ogni minuto, ma durante il periodo delle inondazioni (da marzo a maggio) questa cifra sale fino a 5 milioni di metri cubi al minuto.
La principale attrazione della zona è ancora protetta da un cordone di autentica giungla tropicale: passeggiando lungo i sentieri della gola che attraversano questa foresta, sviluppatasi grazie agli spruzzi d´acqua, vi sembrerà che non esista nient´altro a parte la monumentale cascata che vi sta inzuppando. Se volete fare un´esperienza davvero unica, cercate di pianificare la vostra visita in modo che coincida con la luna piena, quando il parco è aperto fino a tardi e potrete ammirare il magico arcobaleno lunare che si staglia sopra le cascate.
HWANGE NATIONAL PARK: nel corso del XIX secolo la zona oggi nota come Hwange National Park era utilizzata come riserva di caccia dai sovrani ndebele. Giunti nella regione, gli europei si resero subito conto della ricchezza della fauna locale e diedero avvio a una caccia spietata. Hwange divenne finalmente un parco nazionale nel 1929 e la popolazione residente nella zona creò delle pozze d´acqua artificiali alimentate da sorgenti sotterranee: in tal modo il parco raggiunse negli anni ´70 una delle maggiori densità di fauna di tutta l´Africa. Tra gli animali che potrete avvistare ricordiamo elefanti, scimmie, babbuini, impala, leoni, giraffe e zebre.
Nonostante sia il parco più accessibile e ricco di fauna della nazione, lo Hwange National Park non è troppo affollato dai turisti e la maggior parte dei veicoli percorre brevi circuiti nel raggio di una decina di chilometri dal campo principale. Il periodo migliore per la visita è durante la stagione secca (settembre e ottobre), quando gli animali si radunano attorno alle pozze d´acqua. Con l´inizio delle piogge e lo straripamento dei fiumi diventa più difficile avvistare gli animali perché si muovono in spazi più ampi del parco.
MATOBO NATIONAL PARK: il parco conserva numerosissime antiche pitture, dove i guerrieri raccoglievano le loro provviste. In alcune nicchie protette si trovano ancora dei forni di argilla, utilizzati per fondere il ferro e fabbricare le lance per combattere le truppe coloniali. Alcune cime del parco, come la Shumba, la Shaba e la Shumba Sham, sono ritenute sacre e la gente del posto pensa che porti sfortuna anche solo segnarle a dito. Nascosto in una fenditura della roccia c´è il santuario della sacra pioggia degli Ndebele, dove la gente prega ancora Mwali perché faccia piovere: durante la siccità dei primi anni ´90 fu visitato persino da funzionari di governo.
Oltre alla sua storia affascinante, questo parco offre anche una grandissima varietà di fauna: potrete vedere lo sparviero africano o il raro gufo reale del Capo, e il più numeroso gruppo del pianeta di aquile reali. La zona del parco detta Whovi Game Park è nota soprattutto per le sue mandrie ben sorvegliate di rinoceronti bianchi e neri, ma ospita anche antilopi, zebre e giraffe. Da non perdere anche le vette rocciose e i massi erratici del Matobo, dalle forme fantastiche e instabili, che rendono il paesaggio di questo parco interessante quanto la sua fauna.
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